Il Prelievo delle Cellule Mesenchimali

In un precedente articolo abbiamo analizzato la differenza tra cellule staminali e cellule mesenchimali, evidenziando che solamente queste ultime fanno parte della Medicina Rigenerativa.

Un organismo in perfetta omeostasi può contare su delle vere e proprie “banche” di Cellule Mesenchimali, che provvedono a fare circolare tali cellule all’interno del corpo rigenerando, cambiando, sostituendo e migliorando la qualità del tessuto che, con il passare del tempo, invecchia o si logora.

Tre sono le zone in cui possiamo andare a recuperare queste cellule:

▪ Il tessuto adiposo

▪ Il sangue

▪ Il midollo osseo

 

  • l midollo osseo rappresenta la sede storicamente più utilizzata.

Già negli anni ’60 e ’70 quando si presentavano delle fratture particolarmente complicate si andava a prelevare del midollo osseo dalla Cresta Iliaca posizionandolo poi nella zona interessata. Questo stimolava la guarigione del paziente.

Oggi siamo riusciti a migliorare notevolmente il recupero, la purificazione e la concentrazione di queste cellule. Questo ci consente di non dovere eseguire interventi per il prelievo, ma semplicemente delle ago-aspirazioni.

Le stesse ago-aspirazioni con il passare degli anni sono state oggetto di una notevole evoluzione e ottimizzazione. Gli agi usati oggi sono molto più piccoli di quelli usati in passato e a volte non necessitano neanche della terapia anestetica locale.

 

  • La seconda sede in cui è possibile ritrovare le cellule mesenchimali è il sangue.

Il sangue nella sua componente monocitaria è in grado di rigenerare i vari tessuti dell’apparato muscolo-scheletrico e non solo.

È sufficiente eseguire un prelievo ematico utilizzando kit appositi per separare le Cellule Mesenchimali dalle altre componenti del sangue.

Una volta ottenuto il concentrato di cellule monocitarie può avvenire l’infiltrazione dell’articolazione o del distretto anatomico legamentoso, muscolare o tendineo interessato.

 

  • L’ultima sede in cui è possibile ritrovare le Cellule Mesenchimali è il tessuto adiposo.

Qui le cellule sono organizzate in una nicchia vascolo stromale, ovvero una “squadra” già organizzata che è in grado – una volta introdotta all’interno del tessuto patologico – di rigenerare e di diventare essa stessa parte integrante del tessuto.

Quale di queste tre sedi è la migliore?

La scelta varia a seconda dell’età del paziente.

Ad esempio, il grasso – al di sopra dei 65/70 anni – è molto ricco di matrice oleosa rendendolo meno adatto al trattamento terapeutico di Medicina Rigenerativa.

Il prelievo dal midollo osseo e dal sangue, invece, è molto più efficiente.

Infatti, una persona con un’età molto avanzata (anche 100 anni) vive grazie alla circolazione sanguigna che porta le sostanze necessarie nei vari distretti.