Le Cellule Mesenchimali e Staminali in Medicina Rigenerativa

Le Cellule Mesenchimali e Staminali vengono generalmente ricomprese all’interno della sezione della Medicina Rigenerativa che riguarda la “Rigenerazione”.

A differenza dei Lubrificanti o Riparativi, infatti, le Cellule Mesenchimali e Staminali rappresentano elementi che possono indurre a una vera e propria rigenerazione delle cartilagini o dei tessuti legamentosi e muscolari.

Per prima cosa è necessario distinguere quale sia la differenza tra Cellula Staminale e Cellula Mesenchimale.

La Cellula Mesenchimale è una cellula adulta, quindi già differenziata, che deve semplicemente “super-specializzarsi”.

La Cellula Staminale è una cellula giovane, in grado ancora di differenziarsi in qualsiasi categoria dell’organismo. Per questo vengono definite cellule “poco maneggevoli”, ovvero utilizzabili solo in certe strutture ad altissima specializzazione e in determinati quadri. Non fanno parte della Medicina Rigenerativa.

Al contrario, fanno parte della Medicina Rigenerativa le Cellule Mesenchimali.

È bene sottolineare, inoltre, che dal punto di vista del rischio onco-genetico le Cellule Mesenchimali, al contrario di quelle Staminali, non presentano alcun tipo di criticità.

Come anticipato in precedenza, le Cellule Mesenchimali sono cellule già “adulte” che si specializzano in cellule tissutali quali:

– Cellula del muscolo
– Cellula del tendine
– Cellula del legamento
– Cellula della cartilagine
– Cellula dell’osso

Dove si trovano queste cellule?

Un organismo in perfetta omeostasi può contare su delle vere e proprie “banche” di Cellule Mesenchimali, che provvedono a fare circolare tali cellule all’interno del corpo rigenerando, cambiando, sostituendo e migliorando la qualità del tessuto che, con il passare del tempo, invecchia o si logora.

Tre sono le zone in cui possiamo andare a recuperare queste cellule:

– Il tessuto adiposo
– Il sangue
– Il midollo osseo

Il midollo osseo rappresenta la sede storicamente più utilizzata.

Già negli anni ’60 e ’70 quando si presentavano delle fratture particolarmente complicate si andava a prelevare del midollo osseo dalla Cresta Iliaca posizionandolo poi nella zona interessata. Questo stimolava la guarigione del paziente.

Oggi siamo riusciti a migliorare notevolmente il recupero, la purificazione e la concentrazione di queste cellule. Questo ci consente di non dovere eseguire interventi per il prelievo, ma semplicemente delle ago-aspirazioni.

Le stesse ago-aspirazioni con il passare degli anni sono state oggetto di una notevole evoluzione e ottimizzazione. Gli agi usati oggi sono molto più piccoli di quelli usati in passato e a volte non necessitano neanche della terapia anestetica locale.