Trattamenti ortopedici di Medicina Rigenerativa: la lubrificazione e i riparativi

In via preliminare tengo a sottolineare che quando si parla di Medicina Rigenerativa non ci si riferisce assolutamente a trattamenti di tipo chirurgico.
Al contrario, si tratta di trattamenti medici, prevalentemente realizzati attraverso tecniche infiltrative.
Entrando maggiormente nel dettaglio, la Medicina Rigenerativa può essere idealmente suddivisa in quattro principali capitoli, in questo articolo spiego i primi due:

LUBRIFICAZIONE
Gli acidi ialuronici fanno “la parte da leone” in questa categoria.
Si tratta di elementi endogeni che produciamo naturalmente all’interno del nostro corpo.
Un trattamento di Medicina Rigenerativa che prevede l’utilizzo di questi acidi si realizza attraverso l’infiltrazione di un liquido alla vista gelatinoso all’interno della zona interessata.
Quale sarebbe il ruolo di questi acidi ialuronici?
La loro funzionalità è duplice e varia a seconda dell’età del paziente:
In un soggetto al di sotto dei trent’anni consentono di lubrificare e rigenerare stimolando le cellule cartilaginee e tendinee.
Al di sopra dei trent’anni la parte rigenerativa è ridotta in maniera molto sensibile. Ne consegue un effetto rigenerativo marcatamente ridotto. Persiste, invece, la funzionalità lubrificativa.
L’acido ialuronico è un ottimo lubrificante e rappresenta un’ottima indicazione terapeutica anche in un paziente anziano, over 80 anni. Anzi, in questi soggetti, dove ci può essere anche una controindicazione all’esecuzione di un trattamento chirurgico, queste tecniche infiltrative rappresentano un’ottima alternativa in grado di lenire il processo infiammatorio e doloroso.

RIPARATIVI
Stiamo parlando di sostanze la cui funzione è quella di “riempire” i solchi provocati da un’artrosi.
Cos’è l’artrosi?
Non è altro che l’usura della cartilagine articolare dovuta all’utilizzo.
Chiaramente come qualsiasi superficie soggetta a movimento anche le articolazioni possono produrre “solchi”, i quali è possibile che vengano riempiti da sostanze “riparatrici”.
Il collagene, per esempio, presenta un’ottima capacità di riempimento consentendo il ripristino di una levigatezza articolare sufficiente a ridurre la sintomatologia, nonché a fare sopravvivere più a lungo l’articolazione stessa.
Esistono anche prodotti a base di silicone.
Chiaramente non essendo il silicone un materiale riassorbibile va utilizzato in pazienti che in un futuro non così remoto debbano essere sottoposti a interventi chirurgici come le protesi.
Questo perché il silicone non è bene che rimanga in sede troppo a lungo.